I luoghi abbandonati racchiudono quegli istanti che creano una sorta di incantesimo, talvolta surreale, che accadono quando riscopriamo ciò che abbiamo perso nel tempo,
esplorarli è viaggiare nella loro essenza, fotografarli e raccontarli è illuminare la loro storia ed il suo divenire.
Essi stessi sono il simbolo dell'impermanenza, condizione esistenziale assolutamente necessaria che permette il fluire e
l'evolversi della vita e dei suoi cicli.
Le nostre esplorazioni sono fatte nel totale rispetto dei luoghi, di chi gli ha vissuti e di coloro a cui ora appartengono.
Nessun cancello, muro, recinzione, siepe, portone, finestra, lucchetto o serratura vengono manomessi, forzati o alterati.
All'interno non viene toccato, spostato e tantomeno danneggiato o asportato nessun oggetto, mobilio e quanto altro, fotografiamo e filmiamo questi spazi così come li troviamo senza creare nessun set di ripresa.
La durata della nostra permanenza è molto breve, giusto il tempo di "ascoltare" le loro storie e fotografarli. L'unica struttura che tocchiamo è il pavimento, bisogna pur camminare ed appoggiare il cavalletto.
Le immagini ed i video che realizziamo non hanno alcuna finalità di lucro ma solamente storica, narrativa, emozionale.
Non divulghiamo la loro esatta posizione e non mostriamo nè gli esterni nè altre immagini che potrebbero
rendere identificabile il luogo e le persone, a meno che non siano noti e/o facilmente riconoscibili.
— Sconsigliamo assolutamente l'esplorazione dei luoghi abbandonati per i rischi fisici e legali che ne possono derivare, chiunque volesse farlo deve essere ben consapevole di questi e se ne assume di conseguenza la piena responsabilità personale. —