Urbex — Urban Exploration, Esplorare luoghi abbandonati

I luoghi abbandonati racchiudono quegli istanti che creano una sorta di incantesimo, talvolta surreale, che accadono quando riscopriamo ciò che abbiamo perso nel tempo, esplorarli è viaggiare nella loro essenza, fotografarli e raccontarli è illuminare la loro storia ed il suo divenire.

Essi stessi sono il simbolo dell'impermanenza, condizione esistenziale assolutamente necessaria che permette il fluire e l'evolversi della vita e dei suoi cicli.



Le nostre esplorazioni sono fatte nel totale rispetto dei luoghi, di chi gli ha vissuti e di coloro a cui ora appartengono.
Nessun cancello, muro, recinzione, siepe, portone, finestra, lucchetto o serratura vengono manomessi, forzati o alterati. All'interno non viene toccato, spostato e tantomeno danneggiato o asportato nessun oggetto, mobilio e quanto altro, fotografiamo e filmiamo questi spazi così come li troviamo senza creare nessun set di ripresa.

La durata della nostra permanenza è molto breve, giusto il tempo di "ascoltare" le loro storie e fotografarli. L'unica struttura che tocchiamo è il pavimento, bisogna pur camminare ed appoggiare il cavalletto.

Le immagini ed i video che realizziamo non hanno alcuna finalità di lucro ma solamente storica, narrativa, emozionale.

Non divulghiamo la loro esatta posizione e non mostriamo nè gli esterni nè altre immagini che potrebbero rendere identificabile il luogo e le persone, a meno che non siano noti e/o facilmente riconoscibili.

— Sconsigliamo assolutamente l'esplorazione dei luoghi abbandonati per i rischi fisici e legali che ne possono derivare, chiunque volesse farlo deve essere ben consapevole di questi e se ne assume di conseguenza la piena responsabilità personale. —

Quiqueg era nativo di Rokovoko, un'isola lontanissima all'ovest ed al sud.
Non è segnata su nessuna carta: i luoghi veri non lo sono mai.

Moby Dick, Herman Melville (1819-1891)


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