E' un gelido fine mattina quando arriviamo alla sommità della collina dove risiede un antico convento poi trasformato in albergo. La vista sulla vallata è superba anche per merito della purezza della luce che solo le giornate invernali sanno regalare,
l'edificio è affascinante, il silenzio sublime.
Bastano pochi passi all'interno del parco ed una rapida occhiata alla cappella ed alla chiesa ormai sconsacrata per porsi l'ancestrale e spesso inascoltata domanda: perchè?
Per molti anni questo luogo ha fatto vivere magici momenti di relax e spiritualità ai viandanti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo, preghiera, ottima cucina, assoluto riposo nelle celle dei frati trasformate in comode ed accoglienti camere.
Non conosco assolutamente i motivi che hanno portato al suo abbandono che sembra molto recente, epidemia e crisi economica credo proprio che abbiano avuto un ruolo fondamentale per far si che l'oblio trovasse qua triste dimora.
Percorro i suoi spazi con doveroso ed assoluto rispetto che altri purtroppo non hanno avuto e posso solo immaginare cosa abbia provato chi ha dovuto prendere la decisione di abbandonare e lasciare al lavoro del tempo il destino del convento albergo.
Il freddo è veramente intenso ed è giunto il momento di riprendere il cammino, la visita come sempre è stata rapida e piena di emozioni ma quando trovo un moderno luogo di lavoro abbandonato sale in me una gelida folata di malinconia.