Adagiata su un ansa del torrente Lima a Ponte a Serraglio nasce nel 1846 come semplice fabbricato a pianta quadrata, venne in seguito acquistata dal barone Fiori che la trasformò, con l'aggiunta di merlature e torrette, in una specie di palazzotto medievale fino
agli anni 1916-17 quando, sotto un nuovo proprietario, subisce l'influenza tipica delle rivisitazioni stilistiche di quel periodo ed assume la configurazione attuale con elementi neoclassici che convivono insieme ad elementi neoromanici e neogotici.
Continua ad essere dimora privata fino al 1979 e poi diviene proprietà del comune ed in seguito adibita a sede della USL Toscana nord ovest, una gloriosa ed ormai scalcinata Fiat 126 adibita ad auto medica sosta nelle cantine solitaria testimone di quel periodo ma non ci aiuta a comprendere i motivi che hanno portato Villa Fiori all'oblio.
Gli interni hanno subito nel corso degli anni molti stravolgimenti architettonici ma è grazie alla fantasia della luce che filtra dalle finestre scolpendo il sontuoso ingresso e la splendia scalinata che si riesce ancora percepire l'essenza di questo luogo, la sua storia e quella di tutti coloro che da qua a vario titolo sono passati,
certo ci vuole un bel pò di immaginazione ma ogni viandante dell'abbandono ne ha colmo il suo zaino.
Presto arriva il momento di calare il sipario, esco con la piacevole sensazione di aver catturato dei magici istanti di luce che rendono omaggio a Villa Fiori ed alla sua bellezza che resiste intatta nonostante l'implacabile scorrere del tempo e l'inspiegabile umano disinteresse.