Il cinema abbandonato

Chissà se gli ultimi spettatori hanno visto anche gli ultimi titoli di coda dell'ultimo film proiettato oppure sono usciti pensando "sarà per la prossima volta" inconsapevoli che le porte del cinema-teatro non si sarebbero più aperte nè per loro nè per nessun altro.

Inaugurato nel 1955 disponeva di circa 400 posti a sedere e di un ampio palco, come ci raccontano alcuni gentilissimi residenti del paese fu il primo ad entrare in funzione tra i cinema della zona, al suo interno si svolgevano anche rappresentazioni di commedie in dialetto, veglioni di fine anno, il giovedì sera la comunità del piccolo paese e di quelli limitrofi qua si dava appuntamento per assistere alla proiezione di "Lascia o Raddoppia", non tutti avevano ancora la televisione in casa.

Appena varcata la soglia mi viene spontaneo affacciarmi al botteghino per fare i biglietti e prima di spostare la tenda ed entrare nell'oscurità della platea istintivamente cerco ciò che i miei ricordi fanciulleschi portano in modo chiaro ed indelebile di fronte a me: la macchinetta per le palline di chewing gum delle quali facevo abbondante scorta la domenica pomeriggio prima di entrare alle 14.30 nella sala cinema della parrocchia dove si proiettavano rigorosamente due film.
Quasi come in un incredibile déjà vu è li, sembra che stesse aspettando proprio me, senza le sua appiccicose palline colorate ma con la maniglietta pronta per essere ruotata, mi servono soltanto 10 lire.

L'esplorazione è affascinante e problematica nello stesso tempo, le condizioni strutturali e la quasi totale assenza di luce consigliano di muoversi con estrema prudenza ed attenzione così come rendono difficile scolpire sul sensore della macchina fotografica le emozioni che il luogo racconta al viandante che sa ascoltare.

Siamo rimasti veramente poco, troppo poco, al suo interno, siamo usciti prima che iniziassero i titoli di coda che ormai non scorrono più da quasi cinquant'anni ma è stato un felice viaggio nel tempo perchè tutti o quasi tutti noi, ormai appesantiti ed affaticati dai molti chilometri percorsi, abbiamo almeno per una volta cercato 10 lire per girare quella maniglietta.