Appena entrati abbiamo capito due cose: siamo arrivati tardi e siamo arrivati nel momento giusto.
Tardi perchè mi sarebbe piaciuto esplorarlo qualche tempo fa prima che gli stolti si sovrapponessero al lavoro naturale dell'abbandono, nella fotografia sovrani sono la luce ed i suoi rimbalzi,
loro creano il momento giusto ed abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo.
Due fasci littori sulle colonne indicano chiaramente in che periodo venne costruito e le ultime notizie risalgono all'inizio degli anni '60 quando diventò proprietà; di una parrocchia della zona.
Delle briciole di sedie in legno, sulle quali mi sarei volentieri seduto per godermi la proiezione di un film sono le uniche testimonianze di come dovevano essere i suoi interni ed entrando
dal piccolo foyer non è difficile incontrare gli spettatori che parlano tra di loro sorseggiando un caffè mentre il fumo delle sigarette crea effimeri disegni illuminati dalla luce del proiettore.
Platea o piccionaia? Da ragazzo preferivo la seconda per vari motivi, costava meno, potevi stare più appartato con la fidanzatina e
correvi meno rischi che qualche conoscente dei tuoi genitori ti "beccasse" con la sigaretta in mano.
Vorrei restare ancora all'interno, la luce non smette di regalarci scenari onirici che mutano in continuazione, il film non scorre sullo schermo ormai devastato ma lo spettacolo sicuramente non manca ed i soldi del biglietto sono stati proprio ben spesi...
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