La villa dell'aquila


L'abbandono non cancella la quotidianità della vita che qua si respira


online aprile 2024

Luogo: XAnno di costruzione: NDAnno di abbandono: NDStato attuale: Degrado e pericolo

E' il primo pomeriggio di un caldissimo giorno primaverile, il piccolo paese è ovattato e la stretta strada che conduce alla villa è immobile come dipinta, il portone socchiuso e mentre delicatamente varco la soglia ho una strana sensazione, molto diversa da quella che spesso mi accompagna nel momento di entrare in un luogo abbandonato, poco dopo capirò.

Faccio il mio solito giro esplorativo e subito vengo attratto dalla quotidianità che emana tanto che mi viene da pensare che sia impossibile non trovare nessuno, nessuno che riposi sulla poltrona leggendo un libro, nessuno che si diverta al biliardo ed al calcio balilla, nessuno che dopo aver passato l'aspirapolvere si segga davanti alla macchina da cucire, nessuno che metta nuova acqua nella brocca dei fiori, nessuno che accenda la televisione e nessuno che nella grande cucina stia preparando la cena, il silenzio è assoluto ma tutto ciò qua dentro sta parlando e non è difficile restare ad ascoltare.

L'hanno chiamata la villa dell'aquila e basta alzare lo sguardo nel magnifico salottino affrescato per capire il perchè, al centro del soffitto un'aquila tiene tra i suoi artigli un vessillo, "continuo motu" vi è scritto.

Faccio fatica a muovermi non vorrei calpestare nemmeno il pavimento per non alterare la magia della vita che si respira in ogni suo angolo, la luce accecante regalata dal sole non aiuta la fotografia, basterebbe accostare qualche persiana, spostare qualche mobile per creare un set quasi perfetto ma non l'ho mai fatto e non sarà certo questa la prima volta, l'aquila mi osserva ed annuisce.

Il trascorrere dell'abbandono ha inequivocabilmente lasciato le sue tracce ed è anche evidente che qualche stolto abbia qua camminato per riempirsi le tasche di "souvenirs" che probabilmente lo arricchiranno un poco ma che sicuramente impoveriranno ulteriormente la miseria spirituale che accompagna la sua esistenza.

Vorrei restare molto a lungo ma non è nel mio stile, con un solo respiro ho inalato magnifiche istintive sensazioni, con un solo sguardo ho osservato le esistenze che qua hanno trascorso la vita, con un solo click ho scattato tutte le foto.

Con lo zaino in spalla mi concedo un ultimo giro e percorro ancora la villa dell'aquila evitando accuratamente anche il minimo contatto con ogni oggetto, esco fuori ed accosto il portone, ho lasciato le impronte dei miei scarponcini ma la timida calda brezza che si sta sollevando penetrerà all'interno e le cancellerà, come se non ci fossi mai stato.
Addio aquila continua a volare libera nel cielo, il tempo non cancella se stesso.



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