Ogni viaggiatore ha i suoi miti, Capo Nord per il motociclista, coast to coast per le quattro ruote, per i cultori della strada ferrata l'Orient Express e
per lo strano viaggiatore dell'abbandonato la Chiesa Blu.
Riedificata negli anni 30 insieme all'adiacente collegio dei gesuiti fu fino al 1984 Seminario minore e scuola media con convitto.
L'oblio delle vocazioni convinse i padri gesuiti a lasciare ed il complesso ebbe avventure diverse e molteplici. Scuola della polizia di stato, accoglienza migranti, centro di recupero disagiati per culminare nel
2010 in un definitivo fallimento nel tentativo di farlo diventare un istituto di cura privato.
Se vi piace giocare con il passato, con la luce ed i colori la Chiesa Blu è il vostro luogo, entrate, sedetevi, riflettete, guardate ed aspettate, il caleidoscopio della memoria vi offrirà immagini indelebili in continuo divenire.
Purtroppo nemmeno le ossa dei defunti nei sepolcri hanno avuto pace perenne, l'irrispettoso scempio dei resti è evidente così come la pratica di qualche probabile rito satanico.
La magia del luogo mi accompagna anche nei lunghi corridoi del seminario, nelle sue enormi stanze, sulle sue instabili scale e, nonostante il silenzio,
riesco ad ascoltare i suoni che le storie di vita qua hanno lasciato.
E' il momento di riprendere il cammino, non posso rinunciare ad un ultimo respiro dentro la chiesa, il cielo e le nuvole sono mutati, i colori e la luce sono mutati, il caleidoscopio ringrazia ed io con lui.