Non sono un esperto di santi ma appena entrato nell'incredibile bellezza di questo salone mi appare una figura amica, quasi familiare che non ho difficoltà a riconoscere e salutare.
Uno dei santi sauroctoni più misterioso e più venerato nel mondo troneggia sul suo cavallo pronto a scagliare la lancia contro il male assoluto sia esso un drago malefico, un essere antropomorfico,
un persecutore di anime o un annientatore della libertà, San Giorgio ed il suo simbolismo resteranno perenni nell'eternità.
Resto scolpito per un tempo indefinito ad osservare il cavaliere e tutto ciò che lo circonda, alto e bassorilievi, affreschi, elfi, figure dipinte che appaiono all'improvviso, che sprigionano vita e guardano curiosi
dentro di te ricordandoti il socratico "conosci te stesso".
Molto raramente esploro i luoghi abbandonati in solitario ma questa volta sono stato felice di trovarmi isolato ma non da solo, con il silenzio invaso dai suoni dei miei pensieri.
A volte odio lo scorrere del tempo, mi preparo a lasciare questa perla con la consapevolezza di aver goduto di tanta bellezza e con la speranza che niente di tutto questo vada perduto.
Ciao San Giorgio,
che il tuo triplice martirio possa illuminare l'oscura e vile anima dei costruttori di dolore e che la tua lancia ce ne liberi per sempre.