Anchise non fu il proprietario e neppure un alacre lavoratore di questa segheria, secondo la leggenda sbarcò su questa terra e vi rimase per l'eternità.
Sulle spalle del figlio Enea fuggendo dalla città di Troia incendiata ed in mano agli achei, il bellissimo eroe Anchise ormai zoppo, cieco e paralitico morì a Drepano (Trapani) ,
ricevette onorata sepoltura sul monte Eryx (Erice) e diede il suo nome alla piana nella contrada di Pizzolungo.
E' il tramonto, girovago nei capannoni di quella che fu una importante segheria per la lavorazione del marmo, l'odore del mare, i raggi del sole ed il sussurrare del vento
rendono un poco più lieve la sensazione di sconfitta che ogni luogo abbandonato porta con se.
Delle pesanti lastre di marmo mi guardano con curiosità, l'esplorazione è piacevole ed alla fine mi siedo sopra uno di questi blocchi e guardo verso l'orizzonte lasciando vagare il mio pensiero.