Entrando in questa imponente e grandissima villa colpisce subito la frase incisa sul caminetto
"Non scherzar con l'orso se non vuoi esser morso" ,
da ricerche fatte sembrerebbe essere stato il motto della ricchissima famiglia di commercianti e banchieri che la ebbe in proprietà intorno al 1400 e della quale lo stemma araldico
appare sul portico della terrazza.
Un susseguirsi vorticoso di stanze ed ambienti fino a quando come per incanto appare con forza potente
il magnifico letto dal baldacchino rosso.
E' facile perdersi nel suo interno ed ancora più facile lo è visitando le cantine, un vero ed enorme labirinto colmo di botti e damigiane alle quali i bellissimi vigneti
circostanti donavano l'essenza della loro vita.
E' rilassante percorrerla lentamente ed ogni tanto guardare fuori per ammirare le dolci avvolgenti colline, cercare di immaginarla nel suo pieno splendore,
osservare gli amanti dopo una notte di passione alzarsi dal letto del baldacchino rosso, affacciarsi alla finestra e rendere omaggio al sorgere del sole.
Avrei voluto adagiarmi sopra quel letto, chiudere gli occhi e cavalcare un poco nel tempo, chissà se la villa avrà mai più un alba luminosa o vedrà solo cupi tramonti, non resta altro che aspettare e riprendere il cammino.