Visto da fuori questo palazzo dell'ottocento non suscita particolari sensazioni, potreste anche passarci davanti e non volgere nemmeno lo sguardo,
del resto la strada è trafficata ed è meglio guardare davanti.
Le informazioni sono poche, sembra che fosse la residenza di una famiglia nobiliare della zona la cui ultima proprietaria, una contessa, decise di venderla ad una ditta di costruzioni per iniziarne il restauro che,
viste le condizioni attuali, ha rapidamente smarrito la via.
La struttura è molto fatiscente ed il suo stato ne sconsiglia assolutamente l'esplorazione, trovare uno spiraglio per potere entrare non è stato facile e l'avvicinamento è costellato di tetti cadenti, mura pendenti e vegetazione arrogante.
Una volta dentro si è rapiti dall'eleganza della sua architettura, dagli affreschi delle sue pareti e dagli intarsi dei soffitti, una bellezza intensa ma sobria, non urlata che ti avvolge nella sua penombra e ti trasporta lievemente nel tempo che fu.
È piacevole sostare ed immaginarla piena di vita. Respiri e voci, profumi ed odori ti appaiono mentre percorri le sue stanze ed alla fine nessuno stupore se entrando nel bagno, vi fossero caminetto acceso e vasca colma di tiepida acqua.
L'allungarsi delle ombre ricorda che è giunto il momento di riprendere il cammino, l'esplorazione, pur nelle sue difficoltà, è stata molto piacevole ed avvolgente ora non resta altro che ritrovare l'uscita e, cosa molto facile, non dimenticare il Palazzo della Contessa.