Talmente imponente ed austero da incutere ancora oggi timore e rispetto, entrando si percepisce immediatamente la potenza architettonica della struttura.
Gli enormi spazi, le grandiose vetrate, gli altissimi solai sono tutti avvolti dai segni dei 70 anni di lavoro che qua sono trascorsi racchiudendo le speranze, la vita e l'economia degli abitanti della zona.
Era quasi un perfetto connubio tra agricoltori ed operai.
Le barbietole erano coltivate in abbondanza nelle zone circostanti e grazie alla bontà delle acque che venivano usate per l'irrigazione si ricavava uno zucchero particolarmente apprezzato.
Gli stessi coltivatori, dismessi i panni del contadino, si trasformavano in operai e nel periodo della lavorazione della barbabietola, circa 4 mesi all'anno, lavoravano nello zuccherificio.
Nei periodi non produttivi vi erano impiegate 70 persone che si occupavano della manutenzione.
Con il passare del tempo il tipo di lavorazione obsoleta e non più concorrenziale ha decretato la sua fine e dal 1971 giace immobile
lottando contro il tempo e il disinteresse umano, avendo come amanti particolari qualche curioso ed i cultori dell'industria dimenticata.
Ti ringrazio di esistere caro e dolce zuccherificio e non dimenticarti di resistere.