Immersa tra le colline e circondata dalle vigne si trova quella che era in origine una pieve risalente al sec. XII e rimaneggiata nel corso del tempo, nell’edificio attiguo viveva, fino al momento del suo abbandono, il parroco, nella cui casa si possono ancora udire i sussurri di fede che due statue di angeli rivolgono ai viandanti per coprire l’assordante rumore dell’oblio.
Il degrado è totale, soffitti e pavimenti crollati rendono l’esplorazione abbastanza pericolosa, con molta cautela attraverso i suoi spazi intrisi di semplicità e religione, il forte vento che vi penetra dentro alza, dai detriti, nuvole di polvere che non riescono però ad offuscare la storia che questa casa racconta ed è proprio davanti ai due angeli che mi soffermo e lo vedo intento a sistemare le sue cose, a preparare la preghiera per il giorno seguente, a ringraziare il Signore per ciò che gli ha concesso.
Ciao parroco io riprendo il cammino, felice di averti incontrato anche se mai conosciuto, forse un giorno ci ritroveremo e parleremo della tua casa e delle nostre esistenze.
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