Struttura imponente e maestosa, 36 metri di lunghezza e 30 di larghezza, era il simbolo della potenza e del prestigio di una famiglia di mercanti, banchieri, mecenati.
Edificato nel 1700 fu impreziosito nel 1795 da 4 stanze completamente affrescate che fanno parte di quello che viene chiamato il piano Nobile,
un susseguirsi vorticoso di 14 ambienti che conducono l'esploratore entro l'essenza dell'edificio e la sua storia.
L'affresco più famoso racconta la tragica storia di Niobe figlia di Tantalo alla quale, causa la sua superbia, Apollo ed Artemide uccisero, scagliando delle frecce, i sette figli maschi e le sette figlie femmine.
La donna distrutta e pentita iniziò a piangere e chiese a Zeus di trasformarla in pietra con le sue sembianze e da allora le sue lacrime non si sono più sopite.
Lo stato di abbandono e le condizioni della struttura suggeriscono molta cautela nel percorrere il Palazzo, le sue numerosissime stanze ed i suoi 4 livelli, ma si è comunque rapiti dalla sua architettura,
dai suoi enigmatici silenzi interrotti solo da sussurri che ci ricordano che Zeus ci sta osservando e giudicando.
Riprendo il cammino in una fredda e soleggiata mattina d'inverno, mi accompagna il calore che questo luogo mi ha trasmesso, alzo gli occhi al cielo e vedo Zeus, e vedo Niobe e vedo tutto ciò che l'essere umano sta perdendo per sempre.