Avvicinandomi a questa piccola casa semi nascosta nel bosco e isolata da tutto e da tutti mi attrae lo stile, sobrio e pacato,
della sua facciata come se volesse passare inosservata e non essere disturbata, qualcuno l'ha chiamata la casa di Hansel e Gretel ma esplorandola non penso proprio che fossero fratello e sorella
coloro che qua si sono giurati amore.
Entrando colpisce subito la cura con la quale è stata allestita, ogni angolo è una casa, ogni angolo racconta una storia scritta
con i vari colori pastello con i quali sono dipinte le pareti e che creano atmosfere romantiche, calma e benessere come se ogni giorno fosse una primavera
che riemerge dopo un lungo e faticoso inverno modulando il nostro stato d'animo, sensazioni ed emozioni
Ogni angolo ricorda la felicità, l'appagamento esistenziale, come se il mondo la fuori non esistesse e non vi fosse bisogno di lui, è tutto qua dentro.
Mi dispiace non ho notizie di questa casa, posso solo lasciarmi penetrare da essa e cercare di immaginare chi sia, una cosa è certa non esiste la cucina,
un piccolo frigo ed un fornetto a micro onde raccontano che qua il cibo non era parte fondamentale dell'esistenza ma semplice necessità,
altro era il nutrimento e nemmeno chi qua ha esplorato da stolto è riuscito ad infrangerne lo spirito.
Mit Liebe è ricamato su un cuscino del letto, ogni angolo è stato fatto con amore e non è difficile immaginare anche per amore.
Riprendo il cammino, il luogo mi ha ispirato e silenziosamente ricordo "Paris at night" di Jacques Prévert (1900-1977)
Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte /
Il primo per vederti tutto il viso /
Il secondo per vederti gli occhi /
L'ultimo per vedere la tua bocca /
E tutto il buio per ricordarmi queste cose /
Mentre ti stringo fra le braccia.