Chiesa, abbazia, badia, monastero, convento, duomo, cattedrale, basilica, santuario, queste definizioni per me, dotato di innata ignoranza in materia e di
scarsa propensione alla conoscenza religiosa non hanno mai, purtroppo, stimolato la mia voglia di sapere.
Questa volta dopo essere uscito indenne dalla bellissima e pericolosissima Badia di Santa Maria a Bovino ho preso l'estrema decisione ed ho cercato di colmare questa lacuna, non che voglia
conquistarmi il paradiso ma almeno un posticino tranquillo nelle sue vicinanze spero di essermelo meritato.
Badia, complesso degli edifici e dei territori circostanti gestiti da una comunità monastica, beh direi che ho fatto presto, forse troppo, ad allargare l'orizzonte della mia cultura...
I testi raccontano che questa badia, poi trasformata in chiesa con una bolla papale nel 1374 , ebbe in ogni epoca rendite notevoli derivanti dalla sua posizione geografica e dalle gabelle
che i viandanti dovevano versare per il suo attraversamento incluso un piccolo e semplice ponte in pietra e legno
costruito appositamente per lo scopo.
L'edificio è veramente mal messo e quelli circostanti non sono da meno anzi,purtroppo le sue condizioni strutturali ne sconsigliano vivamente l'esplorazione, anche se al suo interno si può chiaramente percepire un atmosfera di sacralità e benessere
che l'abbandono non è riuscito a sconfiggere.
Dimensioni e precarietà rendono la visita breve seppur intensa, e prima di riprendere il cammino non posso fare a meno di sedermi sulle sue panche ormai corrose dal tempo, restare in silenzio e perdermi nella contemplazione
dell'affresco che raffigura l'Assunzione della Vergine.
Esco con animo sereno, non sono qua venuto invano. (Cit. epigrafe Sacrario di Redipuglia)