Le notizie sono veramente poche, dopo aver varcato il vecchio cancello semiaperto incontro l'edificio e penso che probabilmente la gita sarà breve e le emozioni soffuse.
Appena entrato il buio profondo mi circonda e solo la santa luce frontale mi evita la collisione con gli oggetti ed i mobili che sono accatastati nel piano terra.
Come sempre faccio prima di immergermi nello spirito del luogo, girovago al suo interno, le prime sensazioni sono spesso le più vere ed intense.
Un susseguirsi di camere, corridoi e spazi sociali comuni mi fanno pensare che qua si desse ospitalità, probabilmente un vecchio podere diventato bed and breakfast.
Mi viene istintivo pensare che una di queste camere la potrei anche prenotare, l'edificio è immerso nel silenzio e nella natura un angolo perfetto dove assaporare la vita ed i suoi percorsi.
Immagino i risvegli e le colazioni degli ospiti, le partite a biliardo, il pianoforte che si offriva a sapienti mani sconosciute liberando nell'aria le sue note.
Fotografare al suo interno non è semplice per chi, come me, usa solo la luce che il luogo regala e non socchiude finestre o porte , non accende faretti o aggeggi simili.
La gita che sembrava non promettere niente si è invece rivelata piacevole, certo percorrere il suo interno non è agevole, una massa di oggetti disseminati ovunque ne fanno un percorso ad ostacoli e rendono più complicato entrare nella sua essenza, ma se per caso aveste intenzione di soggiornare per qualche giorno nessun problema, le camere sono tutte libere...