Entrare in questa maestosa dimora eretta intorno al 1400 sui resti di un castello e percorrere nell'assoluto silenzio e rispetto i suoi corridoi, le sue scale ed i suoi incredibilmente grandi saloni vuoti regala oniriche sensazioni di benessere psicofisico.
La luce scavalca le numerose finestre ed accarezza con magiche policromie i pochi ma essenziali mobili rimasti , i vasti tappeti, i quadri e gli enormi e variopinti affreschi tromp l'œil generando una moltitudine di colori in continuo divenire.
Per molti secoli proprietà di varie famiglie nobiliari della zona venne poi trasformata in un luogo di cerimonie ed eventi importanti e sono certo che l'eleganza e la raffinatezza che ogni angolo emana hanno donato agli ospiti indimenticabili momenti.
Se amate raccontare per immagini abbandonate la fretta, alzate il treppiede e guardate dentro il mirino della vostra fotocamera, potrete ascoltare la storia della Villa Colorata seguendo il magico percorso dei fasci di luce che abbracciano e modellano i suoi spazi.
Non conosco i motivi per i quali questo gioiello sia stato lasciato da solo ad affrontare il giudizio del tempo e spero proprio che la sua solitudine sarà presto sconfitta anche se questo significherà la rottura di quell'incantesimo che spinge i viandanti dell'abbandono ad oltrepassare la soglia e mitigare l'oblio.
Mi sarei fermato molto a lungo al suo interno ma vivendo io di sensazioni immediate non l'ho fatto e forse come di frequente accade mi sono perso qualcosa ma non certamente l'essenza della Villa Colorata.