Via Crucis


Non se ma quando l'incontrerai


online febbraio 2025

Luogo: XAnno di costruzione: 1720Anno di abbandono: Non notoStato attuale: Degrado, pericolo

Io, il rispetto e lo zaino.
Percorriamo in tre il breve ma duro sentiero acciottolato che ci porta alla piccola chiesa sulla cima della collina, 177 metri con un dislivello di 52 significano una pendenza del 29,3%, roba da far impallidire anche il mitico Zoncolan la più dura salita, ciclisticamente parlando, del mondo con una pendenza massima del 22%, beh le distanze sono “leggermente” diverse.

Quattordici stazioni, come da tradizione, simboleggiano la Via Dolorosa e la Passione di Gesù e mi ricordano, semmai ne avessi bisogno, che la Via Crucis è parte integrante della nostra esistenza e non importa quale che sia il mio rapporto con la fede, non potrò evitare di percorrerla.

Il silenzio mi avvolge ed anche il mio respiro non emette alcun suono, resto immobile per un tempo indefinito ed alzando lo sguardo verso l’alto mi accorgo che qualcuno sta rispondendo alle domande che mi sono sempre posto, forse lo sforzo ha annebbiato la mia mente o forse no…

Come di mia consuetudine l’esplorazione della chiesa e della canonica è breve, prima di iniziare il ritorno mi soffermo sotto la croce e mi ricordo le parole di un mio vecchio e caro amico, poeta e camminatore, che ormai percorre le infinite praterie del cielo, “la salita è fatica, la discesa è pericolo”.



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