Chissà quante volte Franco Califano "Il Califfo" ha qua cantato una delle più belle canzoni da lui scritte e che resteranno indelebili nella memoria di tutti coloro che sono cresciuti ascoltando "Ecco, la musica è finita gli amici se ne vanno, che inutile serata..."
Inaugurato nel 1929 l'enorme complesso dedicato a Diana cacciatrice è stato per molti anni un importante luogo di ritrovo e di svago per i frequentatori delle terme e gli appassionati del genere. Teatro, piscina, spiaggia, tennis, bocce, tiro a volo, una grandiosa fontana luminosa il tutto immerso in un magnifico parco sulla collina dal quale sembrava poter toccare le Alpi.
Si racconta che negli anni '30 un mio celeberrimo concittadino, il Maestro Pietro Mascagni, vi diresse personalmente in una storica serata la sua famosa opera Il Piccolo Marat.
Nemmeno da giovane, si parla della preistoria, le discoteche mi hanno mai suscitato particolare interesse anche se conservo il ricordo di qualche magica serata. Ho cominciato ad apprezzarle da viandante di luoghi dimenticati e
devo dire che la loro esplorazione mi evoca buone sensazioni rendendomi semplice e piacevole immaginarle ancora vive.
Negli anni '50 e '60 raggiunse il suo massimo splendore, da qua sono passate le più famose orchestre ed i più noti cantanti dell'epoca ed anche qualche concorso di Miss Italia. Verso la fine degli anni '70 inizia un lento ma inesorabile declino e nonostante dei tentativi di ristrutturazione chiude definitivamente nella notte di Halloween del 2009.
E' strano attraversare una discoteca immersa nel silenzio e nell'assenza e vorrei soffermarmi più a lungo ma obbedisco all'istinto che mi dice che può bastare e seguendo il detto "Il buon si perda talor, cercando il meglio" (P. Metastasio) mi avvio verso l'uscita non senza aver ascoltato le melodiche note che ancora qua dimorano.