L'Ostello nella villa

Questa volta ero preparato, avevo ben studiato la situazione attuale di questo luogo e nessuno di noi si è sorpreso quando, passando davanti ad una camera parzialmente chiusa con travi di legno ed immersa nell'oscurità, ci siamo sentiti rivolgere un paio di ciao ai quali abbiamo cordialmente risposto.

Un lungo corridoio costellato di numerose stanze conduce a quella che è la parte principale della villa quattrocentesca appartenuta ad una nobile casata della zona e qua le mie conoscenze sulla sua storia antica si fermano totalmente. A me ignoti anche i motivi che portarono la villa ad essere trasformata in ostello della gioventù per molto tempo apprezzato punto di riferimento del turismo a basso costo, nel 2015 all'attività ricettiva venne affiancata quella dell'accoglienza immaginando un audace programma di integrazione sociale tra viaggiatori per diletto e viaggiatori per necessità.

La crisi finanziaria non ha portato rispetto a nessuno e nel 2019 con il licenziamento dei dipendenti l'ostello è stato definitivamente chiuso alla vita ed aperto all'abbandono ed al vandalismo.

Nonostante tutto il nucleo centrale della villa conserva il suo fascino e stimola l'istinto fotografico anche se a dire il vero le moderne strutture al suo interno hanno stravolto l'atmosfera che le antiche residenze come questa regalano all'esploratore che ha la fortuna di incontrarle.

L'esplorazione è tranquilla e piacevole ed alla fine uscendo credo che si possa dire di aver osservato una nuova patologia che potrebbe interessare gli studiosi della mente umana, la lavandino follia, nessun sopravvissuto.
I circuiti cerebrali sono veramente complessi ed abbastanza sconosciuti credo proprio che per avere delle spiegazioni in merito bisognerà trovare qualcun* brav* ma brav* veramente...Via non mi sono negato nemmeno gli asterischi.