Vacanze in campeggio

Il tramonto comincia a salutare una lunga giornata di esplorazioni, guidando verso casa mi ricordo di un campeggio ormai abbandonato che vidi qualche anno fa, non è lontanissimo dalla strada che devo percorrere, non ancora sazio dei luoghi visitati, decido di cambiare le coordinate e mi dirigo verso di lui.

Mi accolgono un cancello spalancato, gli alberi spogli, un surreale silenzio e, come grandi funghi disseminati nel bosco, i bungalows. So che non vedrò uscire persone in ciabatte e costume che si dirigono verso la piscina o in abiti da trekking che si preparano per una lunga camminata sulle colline, non arriveranno camper in cerca di una piazzola di sosta, la felicità delle vacanze qua si è persa da molto tempo.

Presumibilmente costruito agli inizi del nuovo millennio raggiunse una certa notorietà per la posizione, le sue caratteristiche 80 piazzole, 25 bungalow, spazi per le tende e le molteplici attività che offriva, un vero paradiso per i bambini ed i loro genitori. La crisi finanziaria del 2006 fu un duro colpo e negli anni a cavallo tra il 2012 ed il 2013 l'abbandono fu la sola possibile risposta.

Nel 2017 venne donato ad una associazione che aveva lo scopo di farne una struttura campeggio dedicata a bambini disabili ed alle loro famiglie. Una serie di incursioni vandaliche distrussero ed oltraggiarono il lavoro di recupero che si stava facendo e scrissero con ignominia la parola fine.

Il tramonto ha concluso i suoi saluti con un infuocato arrivederci ed io riprendo il cammino, non sono mai stato un imprenditore ma non faccio fatica ad immaginare l'amarezza che si provi a vedere un tale progetto affogare nell'oblio.