E' in un angolo di un salotto pesantemente segnato dallo scorrere del tempo che il Tenente di vascello aveva raccolto i manifesti della sua esistenza: Medaglia d'Onore per venti anni di navigazione,
Croce d'Oro per 40 anni di servizio nella Marina Militare ed una onorificenza di Cavaliere datata 1956.
Non è stato difficile capire che questa era la dimora di un vero lupo di mare, affacciata sul golfo, isolata e difficile da raggiungere, una specie di buen retiro,
un luogo appartato e tranquillo dove sfogliare senza fretta le pagine dei ricordi aspettando il definitivo immergersi del sole in quel mare che era stato la sua vita.
E' stato difficile e faticoso raggiungere la casa così come è stato difficile cercare di raccontarla con le immagini imprimendole sul rullino, azz continuo a confondermi...sul sensore.
Piccoli spazi deturpati dall'abbandono con oggetti accatastati dovunque e parti di tetto che lasciano intravedere le nuvole rendono complicato il compito di chi scatta usando un arcaica attrezzatura come il cavalletto che,
non essendosi messo al passo con i tempi...necessita ancora di uno spazio sul quale poggiare le sue gambe.
La permanenza è stata breve e già stavo pensando al lungo e complicato percorso del ritorno quando un foglio, tra i molti, appoggiato su quello che resta di una scrivania illumina questa esplorazione,
436.800 lire annue a partire dal 16/04/1955 in poche parole l'agognata pensione di un vero lupo di mare.
Mi infilo il pesante zaino fotografico sulle spalle, esco e delicatamente accosto la porta, guardo verso ovest e vedo molte navi in rada, posso solo immaginare la nostalgia che provasse il Tenente di vascello nel silenzio del suo buen retiro.