Lunga è la storia della costruzione dell'Acquedotto Renano che inizia nei primi del novecento e si conclude agli inizi del 1934 con la sua, seppur parziale, messa in funzione.
Il suo completamento avvenne negli anni '50 grazie a quello che venne definito lo "sciopero a rovescio".
Pur essendo presenti i finanziamenti gli organi competenti non facevano partire
i lavori ed allora le organizzazioni sindacali ed i lavoratori della zona acquisirono il progetto e grazie anche al contributo di contadini e cittadini lo portarono
con grande maestria a compimento come da capitolato, spesso prestando la loro opera gratuitamente.
Resta ormai ben poco di quella imponente struttura che approvvigionava di acqua potabile 13 comuni e 80000 persone distribuiti su 55 mila ettari. Le grandi torri piezometriche sono state abbattute così come altri edifici, resta, avvolto dalla vegetazione, il core centrale,
la sala macchine con le pompe ed altri strumentazioni meccaniche originali dell'epoca che senza sforzo inducono il viandante dell'abbandono alla sosta ed alla riflessione.
Siamo alla fine di una lunga giornata di esplorazioni, la fatica comincia a farsi sentire ed il pensiero corre ai molti km che implacabili ci attendono per il ritorno a casa ma luoghi come questo intrisi di storie di acqua e di vita, rendono tutto più facile. Lentamente avvio il motore soffermandomi per un ultimo sguardo e non ho alcun dubbio, qua mi sono arricchito.
Potete seguirci anche su
