Un forte vento di scirocco, un cielo nuvoloso che emana una assordante luce bianca, gli spruzzi delle alte onde che mi raggiungono sugli scogli e mi costringono a pensare più a proteggere l’attrezzatura fotografica che a scattare, una posizione assurda dalla quale mi rialzerò dolorante ed infine loro, i veri protagonisti, una coppia di Fraticelli che ha scelto l’ingresso del porto di Livorno per regalarsi una giornata di pesca a velocità supersonica.
Avrei potuto fare fotografie migliori? Sicuramente si ma non ne sono stato capace.
Gli avevo notati il giorno prima, del resto è il luogo che più frequento del porto di Livorno ed uno dei pochissimi, forse l'unico, ormai rimasti di libero accesso, solo una giornata meteo come quella descritta avrebbe potuto permettermi di essere solo, loro ed io.
Ripetuti, penetranti"kittirrit" alternati con striduli “kriiit” accompagnano il volo dei Fraticelli che con impressionante velocità perlustrano la superfice del mare, sostano un istante nella posizione dello "spirito santo" e poi una breve verticale missilistica picchiata con tuffo verso la preda, in genere piccoli pescetti, e con altrettanta rapidità emergono dall’acqua con il cibo nel becco e si allontanano felici.
Sono stato un po' di tempo ad osservarli ed a cercare di fotografarli, avrei voluto continuare a lungo se non fossi stato colpito da un frangere d’onda più forte degli altri che solo per miracolo ha inzuppato il mio corpo e non la mia attrezzatura e mi ha consigliato di riprendere la strada verso casa.
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